Riferimento al Vangelo: (Giovanni 20,20-31)

Le parole di Tommaso sono ancora oggi utilizzate come una scusa da coloro che dicono di non avere fede. Gesù dice che sono beati quelli che pur non avendo visto hanno creduto. E poi se ci pensiamo che cosa ci aspettiamo di vedere? E noi che siamo bravissimi a negare tutto se lo vedessimo gli crederemmo? Oppure troveremmo nuove scuse? Credere non significa solo sapere che Dio esiste ma seguirlo, significa stargli dietro per vedere dove ti porta, come non basta vedere la faccia del professore per diventare un bravo studente così non basta vedere Dio per diventare un bravo credente. Davvero abbiamo bisogno di vedere qualcosa per credere nella sua esistenza? Nemmeno l’amore lo vediamo eppure crediamo che esiste perchè ne vediamo gli effetti. Così con Dio non lo vediamo ma vediamo gli effetti della sua presenza. Dio lo possiamo vedere nella stupefacente semplice complessità del creato, Dio lo possiamo vedere nell’uomo creato a Sua immagine e somiglianza, Dio si è fatto vedere in Gesù san paolo dice che in lui abita corporalmente la pienezza della divinità. Eppure nonostante i miracoli e segni che Gesù ha compiuto tante persone che hanno visto non gli hanno creduto.

La questione è come riconosco dio quando me lo trovo davanti. Non si tratta di aprire gli occhi ma le orecchie perchè la fede nasce dall’ascolto.

C’è bisogno di credere per vedere!

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