1 Tessalonicesi 5,23 dice: “L’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo“.

Questo versetto mostra chiaramente che la creatura umana è composta di tre parti. Se la completa santificazione dei credenti includesse soltanto due elementi, l’apostolo Paolo avrebbe detto semplicemente: la vostra anima e il vostro corpo. Invece ha detto: spirito, anima e corpo.

Per il filosofo greco Platone le parti sono 2: anima e corpo

Notate: san Paolo parla di spirito con la s minuscola; non è lo Spirito Santo, ma lo spirito dell’uomo.

Guardiamo da vicino le 3 parti di cui siamo fatti.

Il corpo: È per mezzo del corpo fisico che l’uomo entra in contatto con il mondo materiale. É grazie al corpo che vedo, tocco, sento, parlo… senza il corpo nulla è possibile all’uomo e l’anima resterebbe una lavagna non scritta, senza  niente da analizzare, memorizzare e sentire, perchè è il contatto con la creazione che fa nascere e stimola le riflessioni e i sentimenti.

L’anima: L’anima comprende tra l’altro: l’intelligenza, la memoria, la volontà  e le emozioni. L’anima elabora tutto ciò che riceve attraverso i sensi.

Lo spirito: è quella parte per mezzo della quale comunichiamo con Dio e la sola con cui possiamo percepire Dio e adorarlo. È la sede della nostra relazione con Dio.

Potremmo dire: Dio dimora nello spirito, l’io dimora nell’anima, i sensi dimorano nel corpo.

Quale relazione tra i tre possiamo dedurlo da queste parole di Maria:
Luca 1,46-47: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito ha esultato in Dio mio salvatore

Spiega Pember analizzando il testo greco: “Qui il cambio di tempo mostra che lo spirito ha prima concepito la gioia in Dio e poi ha comunicato il sentimento all’anima, che lo ha espresso mediante il corpo”.

Cioè Maria ha gioito nel suo spirito, la gioia si è comunicata all’anima e si è poi riflessa nel corpo.

Ma fermiamoci sulle 3 facoltà dello spirito secondo Teofane il recluso:

  1. il timore di Dio abita nello spirito: non è la paura, ma un profondo senso di rispetto per il mondo del sacro
  2. la coscienza: che indica all’uomo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato agli occhi di Dio
  3. la sete di Dio: lo spirito produce un senso di insoddisfazione verso tutto ciò che non è Dio. È insaziabile se non in Dio.

Se queste tre bisogni dello spirito sono colmati lui esulta: è nella pace.

Si, come il corpo ha bisogni (es. cibo), come l’anima ha bisogni (es. musica), anche lo spirito ha i suoi bisogni… non tenerne conto ha delle conseguenze.

DOMANDA: doni più tempo all’anima, al corpo o allo spirito?

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