CELLULE DIOCESANE DI EVANGELIZZAZIONE
Diocesi di Città di Castello 
INSEGNAMENTO n. 308
TITOLO: 1Pt 3,14-17: “Pronti sempre a rendere ragione della speranza che è in voi”
La Parola stessa è chiara: dobbiamo progressivamente diventare più colti nelle cose di Dio!
Pronti SEMPRE  a rendere RAGIONE!!
Alla messa di San Pio X alle 11.00 partecipa gente giovane, laureati, eppure nessuno sapeva dirmi in quale vangelo oltre Matteo sono scritte le beatitudini se non una signora che era stata alla messa delle 18 la sera del sabato!!
A una donna impegnatissima a livello regionale e oltre nel suo movimento ho chiesto in quale vangelo frase per frase si trovavano le affermazioni di Gesù in croce, aldilà dell’”inzecco” niente.
Proviamo insieme:
  • 1. in che vangelo Gesù sulla croce dice: “Dio mio… abbandonato?”
  • 2. in che vangelo Gesù sulla croce dice: “Tutto è compiuto”
  • 3. in che vangelo Gesù sulla croce dice: “Ho sete”
  • 4. in che vangelo Gesù sulla croce dice: “Padre perdonali perché …”
  • 5. in che vangelo Gesù sulla croce dice: “Oggi sarai con me in paradiso”
  • 6. in che vangelo Gesù sulla croce dice: “Padre nelle tue mani consegno il mio Spirito”
  • 7. in che vangelo Gesù sulla croce dice: “Donna ecco tuo figlio… figlio ecco tua madre”
Come mai nonostante leggiamo molto il vangelo non ci resta quasi nulla a livello di cultura? Perché se leggiamo un manuale di istruzioni di qualunque cosa ci restano dentro tante più informazioni?

Io penso che dipende da un approccio sbagliato al testo: troppo emotivo, troppo esistenziale, alla ria cerca spasmodica di una parola per me da non farmi notare le caratteristiche e i contenuti del testo stesso.
Lo stesso vale quando propongo un testo da leggere e me lo riportano sottolineato: difficilmente le sottolineature riguardano le frasi chiave per la comprensione del libro, ma esempi puramente esplicativi che potrebbero anche non esserci nel testo, ma che sono più attaccati alla mia vita… cosi alla fine della mia lettura dei veri concetti che quel libro voleva lasciarmi non mi rimane nulla.
Dobbiamo imparare a leggere Vangeli e libri spirituali con più distacco emotivo! Ad esempio proviamo a leggere un libro che parla della nostra fede e alla fine di ogni capitolo domandiamoci: cosa ha detto l’autore in questo capitolo? Quale la frase che potrebbe riassumere il capitolo? In questo modo sarà più facile diventare sempre più pronti a rendere testimonianza della speranza che è in noi, come ci chiede l’apostolo Pietro nella sua lettera!
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