Nella messa dell’Immacolata e nella quarta domenica di Avvento abbiamo ascoltato lo stesso Vangelo, e siamo entrati dentro Maria: l’annunciazione. Abbiamo parlato dell’Intuizione, della voce sacra di Dio che la nostra mente intuitiva coglie a alla quale siamo chiamati ad obbedire. Oggi approfondiamo il modo di ragionare, pensare, sentire di Maria: continuiamo ad esplorare il suo mondo interiore. Donna che vive nel suo intimo in profondo ascolto (Annunciazione) e… 

… oggi: 

“Maria custodiva tutte queste cose confrontandole, comparandole, meditandole nel suo cuore”.

Quali sono queste “cose”: sono parole e fatti sui quali lei non smette di ragionare. Anche quando li suo cervello conscio non ci pensa, il suo intimo, il suo inconscio, continua a comparare, meditare, analizzare queste parole e questi fatti. 

Guardiamoli, quali sono: 

  1. L’apparizione dell’Angelo e le parole che rivolse a lei  all’annunciazione: “rallegrati piena di grazia, il Signore è con te”. Partorirai e darai alla luce un figlio e lo chiamerai Gesù sarà grande e chiamato figlio dell’altissimo, gli sarà dato il trono di Davide” “lo Spirito Santo scenderà su di te, su di te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo”
  1. Il modo in cui l’aveva accolta Elisabetta incinta di Giovanni battista di sei mesi e le sue parole:  “benedetta tu tra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo, a cosa devo che la madre del mio Signore venga a me. Ecco appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto, nell’adempimento di ciò che il Signore gli ha detto”.  
  2. E poi Zaccaria muto che quando nasce Giovanni, e Maria è presente, gli si scioglie la lingua e si mette a lodare Dio dicendo che suo figlio è un bambino che sarà chiamato profeta dell’altissimo perché andrà davanti al Signore a prepararli la strada, e che mentre dice questo la guarda, e poi continua continuando a guardare Maria: perché verrà a visitarci dall’alto un sole che sta per sorgere che rischiarerà quelli che stanno nelle tenebre e nel buio della morte: parlava di suo figlio allora nel grembo.
  1. I racconti di Giuseppe, il suo percorso: Giuseppe figlio di Davide non temere di prendere con te Maria tua sposa. Infatti il bambino che è nato in lei viene dallo Spirito Santo. ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati. 
  2. Immaginate la gioia di Maria che di mattina presto si vede presentare alla porta Giuseppe che la prende come sua sposa: “quando si destò dal sonno Giuseppe fece come le aveva ordinato l’angelo”: subito, nemmeno il tempo della colazione! Nemmeno un minuto di più Maria doveva soffrire l’ansia di attendere la decisione di Giuseppe.
  3. Ed ora si aggiungono anche i pastori: un angelo e poi una schiera di angeli, luce: vi annuncio una grande gioia che sarà di tutto il popolo. Nella città di Davide a Betlemme è nato il salvatore: questo il segno per voi, troverete un bambino avvolto in una mangiatoia

Maria: custodiva tutte queste cose confrontandole, comparandole, meditandole nel suo cuore.

Maria donna che intuisce la voce di Dio, Maria donna che medita sulla sua storia, che cerca nei fatti e nelle parole che ha sentito di comprendere la sua storia.

Di comprendere cosa: 

  • chi è mio figlio?
  • Qual’è il motivo per cui esiste?
  • Quale il mio ruolo?

Maria cerca in ciò che ha ascoltato e vissuto di comprendere chi è e soprattutto cosa deve fare.

Maria legge la sua storia per capirne il senso, per capire dove la conduce , per comprendere meglio come mettersi al servizio del piano di Dio.

Noi dobbiamo fare come Maria: 

  • riporta adesso alla memoria un evento del tuo passato, remoto o anche presente che ritieni importante. Ricordalo un po’ nei dettagli. (Bypass al babbo: il grande amore che unisce babbo e mamma, la tenerezza, il reale prendersi cura, non le chiacchiere, un amore grande. L’ottimismo del babbo, la stima per le persone dell’ospedale, persona positiva, la sua voglia di vivere)
  • Ripensane un altro: un fatto o una parola che hai letto o ascoltato. (Bisogna saper non scappare dalla tensione interna che si crea tra mente e cuore, ma restarci per lasciarsi trasformare) 
  • Che relazione ci può essere tra questi due fatti? Vogliono dire qualcosa alla mia vita?
  • Pensa ad un terzo fatto. Guarda se arricchisce la comprensione dei primi due, se c’è un qualcosa che li unisce. (Il giorno dei 50 anni: l’affetto di molti, il nuovo modo di essere frutto dell’età che cambia)

Maria passava tanto tempo a fare questo: era un suo modo di essere. Convinta che Dio era nella sua storia la meditava, la masticava, per comprenderne il significato, la Parola che portava dentro.

Capite che l’intuizione è non solo facilitata da questo lavoro, ma ne è come condizione necessaria. 

Maria non è solo la porta del cielo, ma è anche la porta del nuovo testamento: è la prima a vivere la spiritualità che porterà Gesù, obbediente al Padre, che fa tutto quello che il Padre gli dice, perché lo sente, lo ascolta, … come faceva a sentirlo? Come gli ha insegnato Maria! 

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