Carissimi fratelli e sorelle buon avvento!

Questa domenica sicuramente la parola chiave di quasi tutte le liturgie di tutte le chiese del mondo si è soffermata sulla parola Vegliare. Il vangelo che abbiamo ascoltato nella liturgia domenicale vede questa parola sulle labbra di Gesù 3 volte in poche righe.

Per vegliare bisogna essere in forma! Come si può vegliare se si ha sonno? Come si può vegliare alle 8 di mattina se si è andati a dormire alle 4 di notte? Come si può vegliare se non si è mangiato adeguatamente? Come si può vegliare alle 2 del pomeriggio se a pranzo ci si è abbuffati? 

Per vegliare bisogna avere cioè una vita equilibrata! Sana!

In questi mesi ho imparato una nuova parola: “ritmo circadiano”: vedete sulla foto. In coma c’è scritto: il ritmo circadiano….

Se vogliamo vegliare dobbiamo rispettare il nostro ritmo circadiano: più siamo in conformità con esso e più siamo performanti. 

Ma non solo riguardo al sonno!

Quando ad esempio una persona smette di aver cura del suo rapporto con il cibo peggiora progressivamente la sua vita, la sua capacità di renderla significativa per se e per gli altri.

Che bello vedere che l’arrivo di Gesù nella vita delle persone progressivamente gli rimette in ordine il ritmo dei pasti! Magari presa dal lavoro quella persona aveva preso l’abitudine a non mangiare un pasto, o farlo male,… poi progressivamente torna nel ritmo naturale.

Ma anche nella relazione del tempo di lavoro e il tempo per gli affetti, il tempo per i doveri familiari e il tempo per le altre relazioni e per se stessi: progressivamente dobbiamo giungere ad un equilibrio… questo ci rende capaci di vegliare, di stare svegli.

È anche una prova che abbiamo un autentico rapporto con Gesù: lui ci porta nel giusto rapporto con noi stessi, ci porta progressivamente a rispettare il nostro ritmo circadiano.

A volte noi cristiani dimentichiamo una cosa importante: siamo animali! Non nel senso dispregiativo del termine, ma in quello più bello!!! LA nostra biologia ha delle regole che con la volontà possiamo adeguare alle esigenze della vita, ma che non possiamo fari finta che non esistono!!!!

In Genesi Dio crea il mondo in 6 giorni e il settimo riposa: dice il testo che l’uomo è la creatura più belle, ma nonostante questo condivide il suo giorno di creazione con gli animali: non ha un giorno tutto per se!…. volente o nolente alle 18 circa ha il picco di temperatura, alle 9 è particolarmente creativo, alle 21 il corpo inizia a produrre sostanze che lo preparano al riposo, alle 6 parte il cortisolo, è il momento migliore per assumere glucosio senza che faccia danni altrove… ect. ect. Dobbiamo rispettare il più possibile il “ritmo del nostro corpo”. 

Ma non per sforzo  di volontà, ma progressivamente facendo l’esperienza della bellezza di vivere in armonia con la mia biologia.

Ancora una cosa: noi abbiamo anche un “ritmo circadiano relazionale”: nella nostra giornata ci deve essere una giusta misura di relazioni… è un fatto biologico al pari degli altri! E quì felici anche per l’armonia che abbiamo grazie a Gesù che ci ha resi persone non esaurite e stressate, ma in armonia con se stesse e con il nostro essere parte della creazione, possiamo portare Gesù: non necessariamente nominarlo, ma sicuramente portarlo!

Non mi dilungo, ma si potrebbe continuare: i nostri occhi hanno bisogno di vedere cose belle, i nostri orecchi di ascoltare cose buone, rumori sani, i nostri polmoni di respirare aria pulita…  piano piano vedrete che riuscirete a mettere insieme tutto, solamente custodendo il rapporto con Gesù… e ciò non sarà a discapito di niente e nessuno, anzi sarà un vero guadagno per tutti!

Buon avvento, buona veglia fratelli e sorelle 

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