DIOCESI DI CITTÀ DI CASTELLO

Cellule di evangelizzazione

INSEGNAMENTO 357: LE BEATITUDINI (Mt 5,1-12)

Torniamo a vivere i nostri insegnamenti con il metodo della nuova cellula.

Prima avete letto questo brano

Poi avete fatto un tempo di silenzio personale per meditare Parola retta.

Ora guardate questo video per avere qualche indicazione per andare più in profondità dentro questa Parola:

  1. Gesù è il beato e queste beatitudini descrivono Gesù stesso. Questa pagina è un quadro di Gesù!

    2.  Beati non vuol dire ebete! Ma vuol dire nella pace del cuore, nella piena realizzazione della propria umanità e nel proprio rapporto con il Padre

3. Beati i perseguitati dalla giustizia: la radice di perseguitati è inseguito. Mt ci presenta fin dall’inizio del vangelo un “giusto”. Giuseppe è chiamato così più volte, ed infatti è stato molto perseguitato. Giuseppe era giusto secondo la mentalità giudaica perchè segue le regole della legge giudaica. Con Gesù la legge diventa la legge dell’amore: e allora il giusto è chi vive l’amore… e chi vive secondo l’amore non può che essere perseguitato.

4. Beati i miti… erediteranno la terra: per il vangelo la terra di cui parla questo testo è un pezzo di paradiso, di regno di Dio, già qui sula terra. Ecco, un pezzo di regno di Dio quì in terra ce l’ha il mite: colui che sa che la storia è nelle mani di Dio. Quando vedi un cristiano pieno di ira: possederà la “terra”… possederà il “regno di Dio”?

5.Beati coloro che sono nel pianto. Cioè che sa piangere con chi piange, soffrire con chi soffre.. poi è solare, resta mite e tranquillo, ma sente il dolore del mondo.

6. Beati i misericordiosi: la beatitudine su cui concentrarsi se non riesco a perdonare o perdonarsi.

7. Beati  i poveri in spirito, non quelli che hanno uno spirito povero, piccolo! Ma una persona che si riconosce autosufficiente; ma che sa che non basta a se stesso!

DOMANDA: quale beatitudine è per te quella su cui concentrarsi in questo momento? Quale beatitudine mettere al centro della nostra cellula?

  (la domanda si usa se può essere utile: nell’approfondimento si mette in comune il proprio incontro con questa Parola del vangelo di Matteo)

STAMPA