CELLULE DIOCESANE DI EVANGELIZZAZIONE

INSEGNAMENTO 329: SERVIRE

Nella nostra missione per amore abbiamo fatto il primo e fondamentale passo della scala:

dopo aver ascoltato da Gesù chi vuole che sia raggiunto dalla testimonianza di nostro amico cristiano, abbiamo iniziato a pregare per lui\loro.

È ovvio che il tempo della preghiera non è terminato, tutto infatti è nelle mani della Grazia di Dio!

Pensate che bello se decidessimo di leggere un libro della bibbia come intercessione verso ogni membro stretto del nostro oikos! In caso volete suggerimenti su quali libri leggere non temete di disturbarmi.

Ma ora è giunto il momento di salire un altro scalino, è il momento di lasciare che l’Amore accumulato in noi con la preghiera abbia libero sfogo e si riversi sui fratelli e sorelle alle quali fra non molto proporremo di ascoltare la testimonianza. 

Dobbiamo fare come Gesù che prima amò  nel segreto della preghiera e poi nei fatti:

22 Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». 23 Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24 E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. 25 In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio». (Mc 14,22-25)

In questa scena si sta vivendo la prima messa della storia, quella originale, e in preghiera Gesù riversa amore sui suoi: a parole ma con cuore sincero. Li sta amando a parole e con gesti: “questo è il mio corpo”. Ma poi la storia continua e quell’amore a parole e gesti, quell’amore donato nella preghiera si manifesta nella realtà della storia: 

Dice il vangelo di Marco: “Poi lo crocifissero” (Mc 15,24).

 Quel “poi” è come dire che non ha donato il suo corpo solo nella preghiera e nel pane, ma poi lo ha donato anche nei fatti! Ha amato nella preghiera e poi nella vita.

Gesù ha sempre pregato molto, perché non si può amare molto i propri nemici senza un intensa preghiera. Ma poi ha amato. 

Ora tocca a noi: doniamo amore. Non riusciremo a dare la vita, la nostra preghiera è troppo piccola; ma un piccolo servizio in più da oggi in poi per i nostri fratelli e sorelle dell’oikos della missione per amore possiamo riuscire a farlo.

Potremmo sorprenderli regalandogli una Bibbia, o facendo loro un dolce,… in preghiera, già durante la cellula, già da ora cominciate a pensare, ad ascoltare, cosa lo Spirito Santo vi suggerisce. 

Forse il vostro oikos ha bisogni più grandi: ma piccole cose possono essere un bel messaggio di disponibilità per servizi più grandi.

Saranno efficaci le testimonianza che faremo? Sicuramente si, per grazia di Dio. Ma molto dipenderà da quanto le prepariamo con il servizio. 

Oggi Gesù ci da una grande opportunità: collaborare alla sua opera di evangelizzazione assieme ai suoi discepoli per le strade delle nostre città. Vuoi essere come Pietro, Giovanni, la Maddalena e le altre donne che camminavano con lui per le vie della Galilea? Vuoi fare la stessa loro esperienza? Se “SI” scegli di porre atti concreti di servizio per i fratelli e sorelele dell’oikos della missione per amore, e dopo la testimonianza che faremo sono certo che la tua fede sarà nuova.

APPROFONDIMENTO: cerchiamo insieme i modi per servire le persone dell’oikos, nome per nome. Alcune potrebbero servirle anche più persone.

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