Nella messa dell’Immacolata e nella quarta domenica di Avvento abbiamo ascoltato lo stesso Vangelo, e siamo entrati dentro Maria: l’annunciazione. Abbiamo parlato dell’Intuizione, della voce sacra di Dio che la nostra mente intuitiva coglie a alla quale siamo chiamati ad obbedire. Oggi approfondiamo il modo di ragionare, pensare, sentire di Maria: continuiamo ad esplorare il suo mondo interiore. Donna che vive nel suo intimo in profondo ascolto (Annunciazione) e…
… oggi:
“Maria custodiva tutte queste cose confrontandole, comparandole, meditandole nel suo cuore”.
Quali sono queste “cose”: sono parole e fatti sui quali lei non smette di ragionare. Anche quando li suo cervello conscio non ci pensa, il suo intimo, il suo inconscio, continua a comparare, meditare, analizzare queste parole e questi fatti.
Guardiamoli, quali sono:
- L’apparizione dell’Angelo e le parole che rivolse a lei all’annunciazione: “rallegrati piena di grazia, il Signore è con te”. Partorirai e darai alla luce un figlio e lo chiamerai Gesù sarà grande e chiamato figlio dell’altissimo, gli sarà dato il trono di Davide” “lo Spirito Santo scenderà su di te, su di te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo”
- Il modo in cui l’aveva accolta Elisabetta incinta di Giovanni battista di sei mesi e le sue parole: “benedetta tu tra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo, a cosa devo che la madre del mio Signore venga a me. Ecco appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto, nell’adempimento di ciò che il Signore gli ha detto”.
- E poi Zaccaria muto che quando nasce Giovanni, e Maria è presente, gli si scioglie la lingua e si mette a lodare Dio dicendo che suo figlio è un bambino che sarà chiamato profeta dell’altissimo perché andrà davanti al Signore a prepararli la strada, e che mentre dice questo la guarda, e poi continua continuando a guardare Maria: perché verrà a visitarci dall’alto un sole che sta per sorgere che rischiarerà quelli che stanno nelle tenebre e nel buio della morte: parlava di suo figlio allora nel grembo.
- I racconti di Giuseppe, il suo percorso: Giuseppe figlio di Davide non temere di prendere con te Maria tua sposa. Infatti il bambino che è nato in lei viene dallo Spirito Santo. ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati.
- Immaginate la gioia di Maria che di mattina presto si vede presentare alla porta Giuseppe che la prende come sua sposa: “quando si destò dal sonno Giuseppe fece come le aveva ordinato l’angelo”: subito, nemmeno il tempo della colazione! Nemmeno un minuto di più Maria doveva soffrire l’ansia di attendere la decisione di Giuseppe.
- Ed ora si aggiungono anche i pastori: un angelo e poi una schiera di angeli, luce: vi annuncio una grande gioia che sarà di tutto il popolo. Nella città di Davide a Betlemme è nato il salvatore: questo il segno per voi, troverete un bambino avvolto in una mangiatoia
Maria: custodiva tutte queste cose confrontandole, comparandole, meditandole nel suo cuore.
Maria donna che intuisce la voce di Dio, Maria donna che medita sulla sua storia, che cerca nei fatti e nelle parole che ha sentito di comprendere la sua storia.
Di comprendere cosa:
- chi è mio figlio?
- Qual’è il motivo per cui esiste?
- Quale il mio ruolo?
Maria cerca in ciò che ha ascoltato e vissuto di comprendere chi è e soprattutto cosa deve fare.
Maria legge la sua storia per capirne il senso, per capire dove la conduce , per comprendere meglio come mettersi al servizio del piano di Dio.
Noi dobbiamo fare come Maria:
- riporta adesso alla memoria un evento del tuo passato, remoto o anche presente che ritieni importante. Ricordalo un po’ nei dettagli. (Bypass al babbo: il grande amore che unisce babbo e mamma, la tenerezza, il reale prendersi cura, non le chiacchiere, un amore grande. L’ottimismo del babbo, la stima per le persone dell’ospedale, persona positiva, la sua voglia di vivere)
- Ripensane un altro: un fatto o una parola che hai letto o ascoltato. (Bisogna saper non scappare dalla tensione interna che si crea tra mente e cuore, ma restarci per lasciarsi trasformare)
- Che relazione ci può essere tra questi due fatti? Vogliono dire qualcosa alla mia vita?
- Pensa ad un terzo fatto. Guarda se arricchisce la comprensione dei primi due, se c’è un qualcosa che li unisce. (Il giorno dei 50 anni: l’affetto di molti, il nuovo modo di essere frutto dell’età che cambia)
Maria passava tanto tempo a fare questo: era un suo modo di essere. Convinta che Dio era nella sua storia la meditava, la masticava, per comprenderne il significato, la Parola che portava dentro.
Capite che l’intuizione è non solo facilitata da questo lavoro, ma ne è come condizione necessaria.
Maria non è solo la porta del cielo, ma è anche la porta del nuovo testamento: è la prima a vivere la spiritualità che porterà Gesù, obbediente al Padre, che fa tutto quello che il Padre gli dice, perché lo sente, lo ascolta, … come faceva a sentirlo? Come gli ha insegnato Maria!